Il complesso di Sant’Abbondio è una struttura articolata di cui l’edificio religioso è soltanto una parte. Il quadro compositivo è infatti molto più ampio. Esso include la chiesa, con il sagrato, l’ossario, il campanile, le cappelle della via crucis e la canonica, ma si amplifica attraverso i due viali alberati con le cappelle terminali, il cimitero e lo spazio antistante.
Il monumento è stato alterato dalla costruzione negli anni Trenta della strada cantonale e di alcuni edifici risalenti agli anni Quaranta del Novecento.
Nella sua forma primitiva, la chiesa di Sant’Abbondio, posta su un poggio, fungeva da baricentro eccentrico del triangolo definito dai due viali alberati (ora interrotti dalla strada cantonale) e dal cimitero. L’avvallamento a coltivo si estendeva incontrastato tra chiesa e cimitero, con una configurazione che metteva in risalto questi due elementi.
Il complesso di Sant’Abbondio forma il paesaggio antropico, quello cioè creato dall’uomo. Tuttavia esso è circoscritto da un magnifico paesaggio naturale, che si contrappone a quello umano, con le sue variazioni, dalla collina, al lago, alle creste delle montagne. Paesaggio umano e naturale compongono un tutto imprescindibile che non è fine a sé stesso, ma costituisce un momento di pausa fra i quartieri residenziali di Gentilino e Montagnola.
Il complesso di Sant’Abbondio, unico monumento particolarmente significativo a livello urbanistico sulla Collina d’Oro, è protetto a livello federale.